La Medicina dell'Ospedale Cottolengo

22/10/2017 - La Voce e il Tempo - Territorio

La S.C. di Medicina del Presidio ospedale Cottolengo si articola in due unità, una di 19 letti (Reparto San Pietro) e una di 23 posti (Reparto San Giovanni), entrambe dirette dal dott. Claudio Pascale.

La suddivisione risente del fatto che fino a non molti anni fa i due reparti erano strutturalmente non adiacenti e, in genere, con una vocazione di San Pietro più orientata ai religiosi della diocesi di Torino e non solo. Da cinque anni, in seguito a lavori di ristrutturazione e adeguamento normativo, i due reparti sono stati affiancati al primo piano dell’ospedale e ciò ha permesso una integrazione clinica e assistenziale, allineando sostanzialmente le due organizzazioni.

Dei circa 1200 ricoveri annui, più di 900 sono ricoveri con carattere di urgenza: infatti da alcuni anni è attivo un protocollo di intesa, prima con il Pronto Soccorso dell’Ospedale San Giovanni Bosco e poi con quello dell’Ospedale Maria Vittoria – ospedali con servizi di emergenza tra i più grandi del Piemonte, che prevede il trasferimento diretto dei pazienti da queste strutture alla Medicina. Il lavoro comune ha permesso una stretta collaborazione professionale con queste aree di emergenza, che si rendono disponibili a effettuare in urgenza accertamenti che non possono essere fatti presso l’Ospedale Cottolengo ed eventualmente a riaccogliere in qualche caso pazienti con situazioni particolarmente acute ed instabili a fronte di trasferimenti giornalieri di persone che altrimenti dovrebbero rimanere nelle aree di osservazione o di emergenza.

La Medicina si caratterizza anche per i ricoveri di pazienti gravemente disabili (oligofrenie gravi, tetraparesi, malattie congenite severe ecc.) in caso di comparsa di patologie acute. Tali pazienti vengono indirizzati al reparto per la particolare cura e attenzione che ad essi viene riservata da personale attento alle loro esigenze e preparato al riguardo. In più  il favorevole ambiente logistico del reparto di degenza, con camere al massimo a 2 letti tutte con bagno, permette un’assistenza adeguata.

Dei 42 posti letto della Medicina, 8 sono attrezzati per il monitoraggio cardiologico. Sono infatti attive due centraline specifiche per la registrazione di tutte le tracce ECG dei pazienti cardiologici stabili monitorati. Alcuni esempi di utilizzo più importanti: si possono avere informazioni fondamentali riguardo all’attività elettrica cardiaca in soggetti con palpitazioni o sincopi, che possono essere causate da aritmie misconosciute; possono essere evidenziate pause dell’attività cardiaca che indicano la necessità di posizionare un pace-maker; si può stratificare il rischio aritmico di un paziente dopo evento cardiaco (es. infarto miocardico);  si può valutare l’ efficacia di una terapia antiaritmica. Gli allarmi permettono di evidenziare immediatamente una aritmia minacciosa in qualunque momento del giorno e della notte.

Le competenze sviluppate negli anni si sono tradotte nella definizione di percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali del paziente con scompenso cardiaco, del paziente con diabete/iperglicemia e del paziente con fibrillazione atriale. Inoltre proprio la tipologia di alcuni pazienti in trasferimento dall’emergenza ha reso necessaria la definizione di un percorso specifico di diagnosi e di trattamento del paziente adulto con polmonite comunitaria (CAP), cioè di una patologia la cui incidenza aumenta con l’età (gli anziani rappresentano più del 75% dei pazienti con CAP) e che rappresenta una causa molto frequente di ricovero ospedaliero negli ultrasessantacinquenni.

Completano il quadro della Medicina un’attenta organizzazione infermieristica garantita da percorsi formativi interni di integrazione tra le equipe, dallo sviluppo di una documentazione volta a identificare i bisogni assistenziali il più precocemente possibile, soprattutto per i pazienti anziani che sono trasferiti dal Pronto Soccorso,  dall’attenzione alla persona che è propria di tutto il Presidio Cottolengo.


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