Prevenzione del Rischio Infettivo

 
 
Coordinatore - Laura TURINETTO

   COS'E' L'UNITA’ OPERATIVA PER LA PREVENZIONE DEL RISCHIO INFETTIVO

Il tema della lotta contro le infezioni ospedaliere ha una lunga storia: l’inizio strutturato può essere datato a settembre 1984, quando l'Assemblea Europea dell'Ufficio Europeo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) aveva indicato tra le priorità da affrontare per raggiungere la salute per tutti nell'anno 2000, proprio il controllo delle Infezioni Ospedaliere.

Sulla scia di questo documento, il Ministero della Sanità ha emesso due circolari (52/1985 e 8/1988) in cui ha delineato, tra le azioni di sorveglianza e controllo, l’istituzione in ogni presidio ospedaliero di una commissione tecnica responsabile della lotta contro le infezioni (CIO), la creazione a livello di Regione di un organo specifico per la gestione dei programmi regionali di controllo e per la valutazione dell’attività dei CIO ospedalieri.

Il Presidio Sanitario Ospedale Cottolengo dal 2003 si è dotato di una Unità Operativa per la Prevenzione del Rischio Infettivo - Controllo Infezioni Ospedaliere (UOPRI - CIO) e il relativo Comitato Controllo infezioni Ospedaliere (CCIO), come servizio della Direzione Sanitaria.

L’Unità Operativa sotto la responsabilità del Direttore Sanitario è sempre stata ed è tuttora gestita da un Coordinatore Infermieristico, in possesso del titolo di master in “Gestione del Rischio Infettivo nelle Strutture Sanitarie”.
La Regione Piemonte annualmente propone una serie di indicatori (circa 20) per il monitoraggio e la valutazione delle attività dei CIO aziendali; l’ultima valutazione disponibile del 2016 la Regione ha dichiarato che “ Il programma è coerente con le caratteristiche della struttura; affronta tematiche di isolamento, di uso appropriato di antibiotici, igiene mani e tecniche di igiene ospedaliera tradizionali. Sono implementati completamente gli indicatori regionali, compatibilmente con le caratteristiche della struttura. Si consiglia di rafforzare l’informazione all’utenza. Il giudizio è pienamente positivo. Valutazione 85 /100 (punteggio medio regionale = 82; range min 57/100; max 95/100).

 

LE ATTIVITA’ DELL’UOPRI - CIO

I risultati dei programmi realizzati negli anni dimostrano che le problematiche infettive sono sotto controllo, il personale sanitario conosce e collabora attivamente alla prevenzione e controllo delle infezioni. In considerazione dei posti letto in ricovero ordinario con  prevalenza di pazienti anziani con patologie croniche degenerative ospedalizzati presso le strutture di degenza medica, si mantiene la sorveglianza attiva di tutti i casi colonizzati/infetti al fine di prevenire cluster epidemici. Tali attività di sorveglianza consentono di conoscere l’epidemiologia batterica locale e di conseguenza si adottano progetti di prevenzione e controllo mirati. Ulteriori sorveglianze sono svolte nell’ambito del programma stabilito dalla Regione, è attivo un sistema di sorveglianza delle infezioni correlate alla presenza di dispositivi medici invasivi più frequentemente utilizzati, come, ad es., i cateteri venosi.
L’organizzazione di una rete di Referenti Infermieri presenti in tutte le strutture di degenza consente una migliore implementazione delle attività di controllo dei pazienti infetti.
Un ulteriore importante attività è la costante attenzione alla buona pratica dell’igiene mani, sia del personale, pazienti e visitatori. Rispetto alla tipologia dell’antisettico utilizzato, negli ultimi tre anni si è rilevato un costante aumento dell’uso del gel con la diminuzione del sapone antisettico. La media del consumo del gel per il frizionamento delle mani per l’anno 2018 è 27,5 l./1000 gg. degenza (lo standard di riferimento è 20 l./1000 gg. degenza). L’applicazione di supporti per il gel idroalcolico al letto del paziente ha reso maggiormente utilizzabile il prodotto rispetto ai cinque momenti proposti dall’OMS.
La formazione del personale rispetto all’igiene mani si è intensificata grazie all’utilizzo del Box pedagogico, attrezzatura destinata alla convalida dell’applicazione delle tecniche standardizzate di frizionamento delle mani, adoperando un gel idroalcolico fluorescente si valuta la completa e corretta distribuzione del gel su tutta la superficie delle mani.
Inoltre si è elaborato per i visitatori una brochure multilinguistica per incoraggiare il lavaggio delle mani; una sezione della “Guida al ricovero” è stata dedicata all’importanza dell’igiene mani, sia per il personale, le persone assistite e visitatori.
Nel 2016 è stata promossa la costituzione di un gruppo di lavoro in merito alla stewardship, coinvolgendo alcuni medici specialisti dell’ospedale con il supporto di un microbiologo e di un infettivologo esterno. L’attività principale del gruppo ha prodotto il Manuale contenente le “Linee di indirizzo sulla terapia antibiotica empirica” basato sulle più recenti evidenze scientifiche e strumento utile per la migliore scelta del farmaco intraospedaliero.
Altro snodo fondamentale dell’attività del servizio è la formazione che si basa essenzialmente sulla metodologia dell’AUDIT clinico e sulla formazione sul campo; la metodologia dell’AUDIT si basa sul confronto tra professionisti su casi specifici, procedure e valutazioni dirette, è particolarmente efficace per identificare punti critici e per indurre cambiamenti negli atteggiamenti e nelle attività.
Di norma sono poi svolte attività di verifica sui processi di lavoro e di informazione sul rischio biologico sia ai nuovi assunti che al personale operante.
Questa organizzazione con le sue attività, le risorse costantemente impiegate, hanno come fine ultimo quello di garantire alle persone che giungono in ospedale per una prestazione l’ambiente più sicuro possibile, nella consapevolezza che il rischio di infezione non può essere completamente escluso, ma può essere conosciuto, monitorato e ridotto costantemente.

 

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