Urologia

 Pediatric Clinic
La Struttura Complessa di Urologia nel corso degli ultimi anni ha concentrato i suoi sforzi essenzialmente sull’applicazione dei principi di mini-invasività ed elevata tecnologia nella cura delle principali patologie urologiche di più comune riscontro. In pratica, i classici interventi chirurgici da sempre praticati sono stati trasformati in procedure endourologiche eseguite attraverso le vie naturali (uretra, vescica, uretere) senza incisioni, oppure in interventi laparoscopici eseguiti sempre endoscopicamente attraverso dei fori praticati sulla parete addominale.
Gli ambiti in cui gli interventi urologici si sono maggiormente emancipati presso la nostra struttura sono principalmente quattro:
  • il trattamento di adenomi prostatici benigni, ma ingrossati a causa di disturbi urinari. A causa dell’invecchiamento generale della popolazione il numero dei pazienti affetti da queste problematiche è sempre maggiore, e soprattutto cresce il numero di persone di una certa età affetta allo stesso tempo anche da varie altre patologie (cardiovascolari, respiratorie, metaboliche o di altro tipo). Al posto del vecchio intervento di adenomectomia prostatica (con taglio, che richiedeva un decorso postoperatorio di una settimana abbondante e gravata dal rischio di varie complicanze) e della resezione endoscopica monopolare (TURP monopolare, gravata dal rischio di sindrome da riassorbimento se l’intervento si protrae per tempi lunghi), la Struttura è in grado di proporre interventi mini invasivi e poco rischiosi che vanno dalla resezione endoscopica bipolare (TURP bipolare) alla vaporizzazione con laser verde (PVP) all’enucleazione dell’adenoma con laser ad olmio (HoLEP). Tutte procedure endoscopiche che richiedono un ricovero di 2-4 giorni, una precoce rimozione del catetere vescicale e un basso rischio operatorio. Ciò che si spende in più (endoscopi, fibre laser, sistemi video, ecc.) viene largamente compensato dalla riduzione della durata del ricovero e della necessità di ulteriori interventi per problematiche postoperatorie;
  • il trattamento della calcolosi renoureterale (integrato nello Stone Center dell’Ospedale con laboratorio analisi, radiologia, endocrinologia). Da anni viene proposta una rosa di interventi miniinvasivi che va dal bombardamento extracorporeo dei calcoli in regime ambulatoriale (ESWL) all’ureteroscopia semirigida e flessibile con frammentazione dei calcoli con laser ad olmio passando per le vie naturali (RIRS), alla chirurgia percutanea (PCNL/ECIRS), che permette di pungere il rene attraverso il fianco, di dilatare il passaggio, di raggiungere calcoli di grandi dimensioni e di disintegrarli con energia pneumatica e/o ultrasuoni, oltre che con il laser ad olmio. L’intervento più particolare che viene eseguito è la ECIRS, procedura combinata dalle vie naturali e per via percutanea, sviluppata negli ultimi 10 anni dal dott. Scoffone, considerata molto sicura ed efficace, al punto da rendere la nostra Urologia centro di riferimento a cui vengono inviati pazienti da molti altri centri;
  • il trattamento delle neoplasie urologiche (rene, vescica, prostata, testicolo). Per la diagnosi e l’asportazione endoscopica dei tumori vescicali di primo riscontro viene sempre impiegata la resezione bipolare (TURB), integrabile con la tecnica fotodinamica (PDD) o con sistemi di elaborazione di immagine (SPIES). Vedere bene ciò che va asportato e usare tecnologie poco dannose è molto importante per essere sicuri di asportare tutto al meglio, senza causare problemi. Ai pazienti affetti da tumori vescicali viene anche offerto un ambulatorio urooncologico dedicato, la possibilità di eseguire ambulatorialmente cistoscopie flessibili di controllo e un servizio di instillazioni endovescicali con chemio- e immunoterapici. Per quanto riguarda gli interventi maggiori, cistectomia radicale per tumore vescicale infiltrante e prostatectomia radicale per tumore prostatico clinicamente localizzato vengono effettuate secondo le tradizionali tecniche chirurgiche a cielo aperto, con la variante aggiuntiva di interventi di risparmio dei nervi erettori quando applicabile (cistectomia sovrampollare con neovescica, prostatectomia nervesparing). Vengono invece effettuati in laparoscopia tutti gli interventi di asportazione completa di rene e rene/uretere/tassello vescicale (nefrectomia radicale, nefroureterectomia) per tumore, così come l’asportazione parziale di tumori renali più piccoli (enucleoresezione renale);
  • il trattamento di patologie benigne quali cisti renali voluminose e compressive, diverticoli vescicali che non si svuotano, malattia del giunto pieloureterale che provoca dilatazione del rene, prolasso vaginale della vescica con ristagno di urina e/o incontinenza urinaria, eccetera. Sono problematiche che possono colpire pazienti giovani, oppure anziani con molti altri problemi di salute concomitanti, che, pur non mettendo a repentaglio la vita nell’immediato, possono con il tempo compromettere la funzionalità di rene o vescica ed interferire anche pesantemente sulla qualità di vita. Marsupializzazione della cisti renale, pieloplastica, diverticulectomia vescicale, colpopromontoriofissazione, sono tutti interventi che possono essere eseguiti con tecnica laparoscopica invece che con un taglio più o meno grosso, con un “prezzo” biologico minimo da parte del paziente, che si alza il giorno dopo l’intervento, si rialimenta da subito, non rischia ernie della parete addominale (laparocele) e riferisce minime problematiche di dolore postoperatorio.
Non dimentichiamo alcuni ulteriori interventi che distinguono questa Urologia, quali la correzione del varicocele in ragazzi giovani con tecnica di scleroembolizzazione anterograda secondo Tauber (si inietta una sostanza sclerosante in una vena dilatata e tutti i pazienti vanno a casa nel pomeriggio, con un taglietto di 2 centimetri, riprendendo subito le loro normali attività); oppure la ricanalizzazione di stenosi ureterali complesse (restringimenti dell’uretere, dovuti a tumori non urologici, cicatrizzazione dell’anastomosi con derivazioni intestinali, oppure a cause iatrogene varie), che vengono risolte con approccio combinato (retrogrado attraverso le vie naturali e percutaneo, attraverso la puntura del rene al tempo stesso) sotto controllo radiologico.
 

Equipe

Cesare Marco SCOFFONE - Direttore
Giovanni BIANCHETTI
Cecilia Maria CRACCO
Carlo CASABLANCA
Carla FERRARIS
Roberto TARABUZZI
Dario PERETTI

Coordinatrice

Elisabetta CANTELE e Maria Chiara ARIOTTI - Area chirurgica

Ambulatorio di Urologia:

A livello ambulatoriale l’urologia dispone di diversi ambulatori, suddivisi in base alla patologia, che seguono:
  • visite urologiche;
  • uroflussometrie;
  • ambulatorio della calcolosi;
  • ambulatorio uro-oncologico;
  • ambulatorio di uro dinamica.
Sono garantiti spazi di disponibilità per le urgenze.

Prestazioni

UROLOGIA - PRESTAZIONI SSN  

Notizie della Struttura

 

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Via S. Giuseppe Benedetto Cottolengo, 9, 10152 Torino

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